mercoledì 30 maggio 2012

Incontri con lo chef



Il 28 maggio ho partecipato ad un Open Day di Gusto di  "Incontri con lo chef" presso InKitchen Loft in Via Adige 9 a Milano. L'evento era sponsorizzato dal prosciutto S.Daniele e dal Grana padano.               
La scuola di cucina e' costituita da un ambiente molto grande con cucina a vista e un lungo tavolo dove si sistemano gli allievi per partecipare attivamente alle varie preparazioni.





Lo chef  del giorno era Nicola Cavallaro, affabile e pronto a rispondere a tutte le
domande e..a farsi fotografare con la sottoscritta!




Il piatto del giorno che abbiamo preparato tutti insieme e' stato:

SOUFFLE'  d'ASPARAGI  AL FORMAGGIO GRANA PADANO
E AL PROSCIUTTO DI SAN DANIELE SU SALSA D'ASPARAGI



Ingredienti del souffle' (per 4 persone):
2 uova intere, 8 asparagi, 200gr di patate lessate e schiacciate, 40gr di prosciutto
S.Daniele affettato, 80gr di formaggio grana padano, latte qb, sale, burro qb, pane grattugiato qb


Lessare le patate. Togliere la parte finale degli asparagi e lavarli. Tagliare in tutta la lunghezza la parte esterna e tenerla da parte. Tagliare a rondelle sottili gli asparagi. Passare le patate nel passaverdura e unire le uova,
prosciutto S.Daniele a listelli, grana padano e un po' di latte per rendere morbido l'impasto. Inserire gli
asparagi tagliati. Unire, alla fine, poco sale. Mescolare bene con una frusta. Preparare uno stampino,
imburrato e spolverizzato con il pane grattugiato. Versare nello stampo il composto e cuocerlo in forno
preriscaldato a 180 gradi per 12' circa.


Ingredienti della salsa:
Scalogno, 50gr di patate, parte esterna degli asparagi, grana padano.


Tagliare e soffriggere lo scalogno con un po' di olio evo. Unire la patata tagliata a brunoise per velocizzare
la cottura. Aggiungere un po' di acqua e gli scarti dell'asparago. Cuocere aggiungendo se si asciuga troppo, un po' di acqua. Passare con il mixer ad immersione. Rimettere sul fuoco, aggiungere grana padano, sale e ridurre la salsa. Disporre nel piatto un po' di salsa agli asparagi, sfornare il soufflé e adagiarlo sopra.


Alla fine dell'evento, dopo la degustazione golosa dell'ottimo souffle', prosciutto S.Daniele e grana padano gentilmente offerti in abbondanza dagli sponsors.



domenica 27 maggio 2012

Questo l'ho fatto io 2


                                                 
Ecco qui la descrizione di una bella cenetta fatta da me per un'ospite
d'eccezione: mia figlia! E' stata una cenetta comoda comoda perche'
ho preparato tutto la sera prima ed e' bastato accendere il forno all'ora
giusta per avere tutto pronto in 15-20'!. Risultato? Tutto buono e gradito!
                                                                                                             
Per antipasto ho preparato fagottini di crespelle con ripieno di
philadelfia e salmone: buono e d'effetto!
                                                          

poi:             
una spuma di cannellini e una coppetta di stracciatella di burrata con crostini. 
                                                                                                                
 Per primo sformatino di riso venere con zucchine e scalogno con spiedino di gamberi
e salsa di zucca (questa e' una preparazione che mi viene richiesta spesso)

 

Per secondo: uno sformatino di pancarreé con salmone e camambert


E per finire: parfait alle mandorle caramellate

Slurp slurp slurp!!!!!!!!!!!!!
      Vabbe' per la cena era tutto pronto ma..il giorno prima che faticaccia!!!





La nostra cucina

he may not need a bike, but only because he has a lovely trike

"La nostra cucina" di Margherita e Laura Landra, le simpatiche sorelle
che si possono spesso vedere nel programma "La prova del cuoco", si
trova in Corso Indipendenza, 5 a Milano.

C'e' una bella saletta con cucina a vista e grande specchio alle spalle per
permettere a chi siede dietro di seguire le preparazioni che vengono
approntate mentre al piano di sotto c'e' una grande sala con un
lungo tavolo dove vengono esposte per poi essere gustate a self service
le pietanze preparate dalle due cuoche e dove gli allievi possono sedersi
ai tavolini gentilmente servite di vino bianco o rosso da un elegante cameriere
asiatico che a fine pasto serve pure il caffe'.

Le due sorelle sono brave e spiritose oltre ad essere molto competenti.
Vi metto qui uno dei piatti che mi sono stati proposti durante una lezione
e che e' adattissimo per la stagione estiva oltre ad essere facilissimo da fare:

SGOMBRI MARINATI

Ingredienti:
500gr di filetti di sgombro sott'olio
150gr di sedano, carota, cipolla tritati
2 foglie d'alloro
1/2 bicchiere d'aceto di vino rosso
olio evo, prezzemolo, sale e pepe

In una padella mettete l'aceto con le verdure e l'alloro  fate restringere
della meta' a fuoco medio. Salate. Versate questa salsa calda sui filetti di
sgombro e lasciate marinare anche per una giornata. Condite con sale e pepe
macinato fresco. Spolverate con prezzemolo tritato e servite.

sabato 26 maggio 2012

Il giardino dei sapori

                                  
 Il giardino dei sapori: a scuola di cucina dall’ antipasto al dolce,
cucinare, partecipare, imparare, socializzare, degustare. Si trova
in via L. Mancini 16, -zona 5 Giornate- a Milano.

                                                                                 
Le lezioni si svolgono in una casa privata circondata da un bel
giardino fiorito. La proprietaria della casa e insegnante e' la
gentile e simpatica Astrid che svolge le sue lezioni in una saletta
con cucina a vista e un tavolo lungo dove siedono gli allievi che
partecipano attivamente alla preparazione dei cibi.
                                                                                    
Io sono stata a una lezione che comprendeva la preparazione
del gelato alla fragole e del parfait al croccante. Quest'ultimo prima
ci e' stato fatto assaggiare, ed era squisito, poi noi stessi lo abbiamo
preparato e messo nel freezer per i futuri fortunati allievi della scuola.  
                                                                                     
"PARFAIT  AL  CROCCANTE"                           
                                                                                     
Preparate un caramello su fuoco vivo mettendo  60gr di zucchero
in un padellino e facendo fondere senza mai girare ma solo muovendo
piano piano il padellino stesso. Una volta sciolto, far caramellare
per appena un minuto 120gr di frutta secca tritata (mandorle e nocciole)
che poi verrano messi a raffreddare su carta da forno e successivamente
sbriciolati con un batticarne. Montare 3 uova con 120gr di zucchero e
1  bustina di vanillina. Montate a neve non ferma 300 ml di panna con
50gr di zucchero al velo. Con la spatola mescolate uova e croccante,
infine la panna montata, versate la crema negli stampini e metteteli in
freezer per 12 ore. 

venerdì 25 maggio 2012

Maigret e la cucina popolare francese

Hot sausage action
Maigret è un investigatore diverso dai suoi colleghi letterari, nelle sue inchieste infatti assume particolare rilevanza l'indagine psicologica, talvolta più importante ai suoi occhi della scoperta del colpevole.                                                                                                                                    
L'autore, Georges Simenon,  lo descrive come un uomo dall'aspetto severo, spesso chiuso nelle sue riflessioni e dal carattere a tratti irritabile. È amante della buona cucina popolare francese e dei buoni cibi che gli prepara la moglie ma si accontenta anche di mangiare alla Brasserie Dauphine, puntuale rifornitrice di birre, panini e salsicce durante i lunghi interrogatori al Quai des Orfèvres. Sosta spesso nei bar di Parigi per bere un una birra, un grog o un calvados.










Il "COQ AU VIN" (il pollo al vino) e' uno dei piatti preferiti da Maigret.
                                                                                                                      
Ingredienti per 4 persone
1 pollo a pezzi, oppure 4 sovracosce
farina 0 per infarinare
½ bicchiere di cognac, o di brandy
½ lt di vino rosso (sangiovese, nero d'avola ecc.)
50 g di pancetta a dadini
cipolline borettane, o piccole, una dozzina
2 hg di funghi misti (porcini e non)
burro                           
olio evo, sale e pepe

                                 
Preparazione:

Lavate, asciugate e infarinate i pezzi di pollo. Fateli rosolare in un po’ di olio, 2 noci di burro e la pancetta, salate e pepate. Aggiungete le cipolline e i funghi e rosolate a fuoco vivace (le verdure non devono "cacciare" acqua). Mentre si rosola il tutto, scaldate il cognac, accendetelo e versatelo sulla carne, cercando di fiammeggiare tutti i pezzi, su tutti i lati, fino a quando il liquore non si spegne. Aggiungete il vino, e, quando riprende calore, abbassate la fiamma, cuocete per 30/40 minuti a fuoco semicoperto, rigirando i pezzi di tanto in tanto.





Des mets et des mots



Questa e' decisamente l'unica scuola di cucina che ho frequentato dove tutti i
presenti cucinano davvero perche' ognuno ha la sua postazione personale e
quindi partecipa attivamente alla preparazione del piatto proposto.
"Des mets et des mots" traduzione pentole e parole o meglio pentole e chiacchiere,
si trova in Via Morimondo, 26 a Milano. Ci sono due insegnanti, un dirigente in
pensione della Michelin e una sua gentile amica francese, entrambi appassionati di
cucina. La cucina e' molto ben equipaggiata e nella location c'e' anche una sala a parte
dove degustare i piatti preparati insieme a un buon bicchiere di vino.
Qui ho imparato a fare le crepes. Si possono fare in tanti modi ma penso che
in questa sede mi abbiano insegnato a preparare le vere crepes francesi.

CREPES SUZETTES

Per 15 crepes.
Per la pastella:
3 uova, 250gr di farina setacciata, 50cl di latte,3 cucchiai di liquore all'arancia,
1 cucchiaio di burro fuso, sale

Per la farcia:
200gr di burro in pomata, 100gr di zucchero al velo, la buccia di un'arancia, il
sugo di mezza arancia, 2 cucchiai di Grand Marnier

Preparare le crepes: setacciare la farina con il sale, sbattere le uova, unire il latte e
mescolare. Aggiungere il tutto piano piano alla farina mescolando con un cucchiaio
per ottenere una pastella liscia, aggiungere infine, sempre mescolando, il burro fuso
ed il liquore d'arancia. Lasciare riposare almeno per una mezz'oretta frigo meglio per
due ore. Al momento di cuocere les crepes, aggiungere 3 cucchiai d'acqua tiepida in modo
che il composto sia fluido. Mettere una noce di burro nel padellino e farla fondere: versare
un mestolo di pastella, inclinare la padella in tutti i sensi e lasciare cuocere per circa 2'
a fuoco medio. Quando la crepe puo' staccarsi dalla padella, girarla lasciandola cuocere
dall'altro lato. Fare lo stesso con tutto il resto della pastella. Mischiate il burro con la buccia
tritata dell'arancia, lo zucchero, il succo e l'alcool aiutandovi con una frusta. Prelevare una noce di questo composto e spalmarlo sulla crepe piegandola poi in quattro. Degustatele tiepide dopo averle passate rapidamente in forno o in padella.                       


giovedì 24 maggio 2012

Cavoli a merenda


Una delle scuole di cucina che ricordo con piu' simpatia e' quella di
"Cavoli a merenda" in Corso Magenta,  tenuta da Vanessa una signora
giovane e simpatica che ha aperto la sua casa agli aspiranti cuochi e
opera direttamente nella sua enorme e singolarissima cucina
                                                                                               
 colma a ogni passo di oggetti stranissimi e particolari che la rendono
decisamente originale.
                                    
      
 In pratica si cucina insieme all'insegnante anche perche' gli alunni sono
solo 6 o 8 al massimo e quindi sembra quasi di stare nella cucina di una sorella
o di una zia e si ha modo di seguire e partecipare alla preparazione dei piatti che
poi verranno gustati seduti tutti insieme a un lungo tavolo di legno.
Di Vanessa mettero' qui, a memoria, una ricetta che faccio spesso e che e'
molto apprezzata:
                            
MELE  VESTITE
                             
Prendete delle mele piuttosto piccole e mettetele in un recipiente dove avrete
messo uno spesso strato di zucchero ricoperto da uno strato di acqua di altezza
doppia rispetto a quella dello zucchero.Portate ad ebollizione e fate cuocere 15-20'
Togliete le mele che saranno diventate rugose e mettetele ad intiepidire. Ricopritele
poi completamente con un triangolo di pasta sfoglia avendo cura di lasciare uno spazio
intorno al picciolo.Mettete in frigo e quando sara' ora di portare in tavola, spennellate
le mele con il solo albume dell'uovo e mettete in forno a 180 gradi per 20'. Spolverate
di abbondante zucchero al velo, decorate con un rametto di menta all'altezza del
picciolo e servite.
               

L'arte del convivio




Ho partecipato a piu' di una lezione presso la scuola di cucina: "L'arte del
convivio" che si trova in Corso Magenta, 46 a Milano. La scuola si trova all'interno
di un grande cortile pieno di verde che e' una piccola oasi nel traffico cittadino.
All'interno grandi spazi fra cui uno con cucina a vista e un grande specchio sul
soffitto che riflette le varie preparazioni e permette a tutti gli ospiti seduti di osservare bene
la preparazione dei cibi proposti nella lezione.E alla fine, assaggi per tutti..
Le due cuoche che operano in cucina sono molto simpatiche e sempre pronte
a rispondere a ogni domanda che viene fatta. In particolare ricordo Lola, l'esperta di
dolci che con me e' stato molto ma molto paziente!
Tra i piatti proposti voglio mettervene qui uno facilissimo che ho rifatto varie volte
e sempre con successo e cioe':

CESTINI  VERDI 

premetto che nella ricetta si danno le indicazioni per preparare la pasta briseée, ma io
devo dire onestamente che uso quella gia' pronta che va benissimo e quindi vi daro' soltanto
le indicazioni per il ripieno.

Ingredienti:
3 zucchine grattugiate grossolanamente
gr. 250 di ricotta di bufala o a piacere di capra
mentuccia fresca, sale e pepe q.b.

Tagliamo piccole quantita' di pasta brisée formando dei cerchi di circa 9-10cm di diametro
con cui andremo a ricoprire degli stampi da muffin o cream caramel monoporzione girati
al contrario. Se usate stampi in silicone non c'e' bisogno di nulla altrimenti vanno imburrati e
infarinati. Passiamo in forno a 180 gradi per 10-15'. Mentre cuociono tritiamo le zucchine e
la mentuccia, aggiungiamo la ricotta e frulliamo. Assaggiamo per aggiustare sale e pepe e
mettiamo il composto in un sac a' poche con cui andremo a riempire i cestini. Decoriamo a
piacere con ciuffetti di menta e pistacchi o mandorle. Ottimi!! 


mercoledì 23 maggio 2012

Atelier dei sapori



La scuola "Atelier dei sapori" si trova in zona Moscova. C'e' una grande sala con cucina a
vista rossa e diversi tavolini piccoli apparecchiati per 2-3 o 4 persone dove ci si puo' sedere e bere
un drink mentre si assiste alle lezioni. Alla fine del corso si degusta quanto preparato sorseggiando
un bicchiere di spumante. Di questa esperienza, vi propongo il piatto che mi e' piaciuto di piu',
anche perche' e' semplicissimo da fare, e' buono e si presenta molto bene!

Sformatino di pancarre'

Ingredienti per 6 persone:
8 fette di pancarré
4 uova
100gr di salmone affumicato
1 bicchiere di latte
200 gr di camambert o brie
1 ciuffo di aneto
burro e pangrattato per la teglia
sale e pepe nero

Sbattete le uova insieme al latte in un recipiente. Spezzettate il pancarré a pezzetti e mettetelo
nel recipiente con le uova, salate, pepate e  mescolate bene in modo che il pane si impregni e
si ammorbidisca completamente.
Riducete il salmone in piccoli pezzi e tagliate il camambert a pezzetti, tritate l'aneto e unite al
composto. Versate tutto in una pirofola a bordi alti imburrata e spolverizzata di pangrattato,
distribuite un po' di pangrattato anche sulla superficie, infornate e fate cuocere 20' circa, finche'
il composto si sara' rappreso e la superficie sara' dorata e croccante. Sfornate, aspettate qualche
istante, quindi tagliate lo sformato e servitelo ben caldo con l'insalata fresca.

Buon appetito!



domenica 20 maggio 2012

Gatti, hot dog e..



Nooo povero gattino..scappaaa!! Molto meglio mangiare
qualcosa di buono...

Un hot dog??

Hod dog eater

Uhm no no, non lo amo molto!

No no no

E allora che cosa?

Un hamburger ben condito ??

Burger King Shining

Noooo!

The audience is not happy

Ma allora???

Funny pig

Maialino arrosto??


What...?


Neanche..Be' non resta che una cosa..

Office Space lip licking

da leccarsi i baffi, anche chi non li ha..

Licking the chocolate

Cioccolataaa!!!! Bbbbona!!!!

mercoledì 16 maggio 2012

Romanzi golosi




I «romanzi golosi» possono diventare anche la chiave per esplorare inquietudini e insoddisfazioni attraverso luoghi e sapori carichi di echi simbolici. In Kitchen (1988) Banana Yoshimoto racconta il proprio disagio giovanile proprio partendo dal locale più caldo della casa, fin dalla prima frase: «Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina...» E ancora, nel racconto "Fragola e cioccolato" (1990), Senel Paz denuncia le difficoltà dei gay nella Cuba «machista» di Fidel Castro, mentre, nel suo romanzo "La vendetta della melanzana" (1998), Bulbul Sharma collega le infelicità e le aspirazioni femminili alle prelibatezze della cucina indiana.

Palloncini di cioccolato




Ecco una deliziosa ricetta presa dal web per stupire grandi e piccini:

PALLONCINI DI CIOCCOLATO

dosi per 4 persone:
400 gr di cioccolato fondente, 4 palloncini di gomma




Fondere il cioccolato a bagnomaria. Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire. Gonfiare i palloncini senza farli tendere troppo. Legarli e pulirli con un panno umido. Lasciarli asciugare bene. Immergerli fino a metà altezza  nel cioccolato, così che se ne rivestano per bene.Appoggiate ogni palloncino su un piattino, mettere in frigo e lasciar rassodare il cioccolato. Ripetere l’operazione per aumentare lo spessore del cioccolato. Quando il cioccolato sarà ben indurito, pungere il palloncino per sgonfiarlo.Eliminate con delicatezza il palloncino di gomma. Si possono realizzare anche con ciccolato bianco. Alla vostra fantasia come riempire queste deliziose ciotoline. Io preferisco con fragoline di bosco..





lunedì 14 maggio 2012

James Bond

Slow motion champagne popping

James Bond cosa mangia nei suoi films?

Adora le uova, preferibilmente strapazzate, con la pancetta o le salsicce. Sul suo pane tostato ama la marmellata e da vero britannico preferisce il tè al caffè. A pranzo o a cena mangia granchio e beve black velvet, oppure gallo cedrone arrosto e asparagi con salsa olandese o  bistecca e patatine fritte o toast beef freddo con insalata di patate e beve champagne rosa. Un uomo davvero raffinato!


Sformatino di cicoria con le uova strapazzate

Sformatino di cicoria con le uova strapazzate

Ingredienti per 4 persone:
Per lo sformatino: 1,5 kg di cicoria selvatica, 4 uova, olio extravergine d’oliva, sale, pepe e peperoncino.
Per spolverizzare: parmigiano grattugiato.
Preparazione:
Pulire i cespi di cicoria selvatica e lavarla accuratamente sotto il getto dell’acqua corrente.
Lessarla in una pentola di acqua salata per 10 minuti e, poi, scolarla al dente.
Sciacquarla ripetutamente sotto il getto dell’acqua fredda per eliminare, per quanto possibile, il gusto amarognolo della cicoria selvatica. Rimettere la cicoria nella stessa pentola colma di acqua fredda e lasciarla nuovamente bollire per altri 10 minuti.
Scolarla ancora una volta e sciacquarla sotto il getto dell’acqua fredda.
Ad operazione terminata, mettere la cicoria a sgocciolare in uno scolapasta.
Pressarla con un cucchiaio di legno, in modo da fare fuoriuscire tutta l’acqua amarognola.
Tritarla, poi, al coltello. Versare quattro cucchiai di olio in una padella antiaderente.
Unire gli spicchi d’aglio svestiti, un pezzetto di peperoncino e lasciarli rosolare.
Alzare la fiamma ed unire la cicoria tritata. Insaporirla di sale e di pepe.
Farla saltare in padella per qualche minuto, rigirandola con un cucchiaio di legno.
Eliminare, poi, gli spicchi d’aglio. Rompere le uova in un patto e sbatterle con una forchetta 
o una frusta. Insaporirle di sale e versarle sulla cicoria. Mescolare continuamente con un cucchiaio 
di legno ed unire il formaggio a dadini. Continuare a rimestare fino a quando il formaggio si scioglierà.
Togliere, poi, dal fuoco. Disporre il composto in uno stampo ricoperto di pellicola trasparente.
Pressarlo con il dorso di un cucchiaio per compattarlo. Sformarlo, cospargerlo di parmigiano grattugiato 
e servirlo subito.    (da www.fragolosi.it)









domenica 6 maggio 2012

Scrittori e cucina

Che appetito, si vede dagli occhi! A proposito di appetito
parliamo di un grande scrittore e del suo rapporto col cibo:

Honoré de Balzac


Lo scrittore francese (1799-1850), nei suoi periodi creativi, durante i quali viveva appartato e isolato, si nutriva solo di uova, frutta e caffè, per ritrovare poi il suo appetito pantagruelico quando riprendeva i suoi contatti col mondo. Nelle sue opere, tra le quali spicca La Comédie Humaine, Balzac ha rappresentato spesso dei buongustai, come il cugino Pons, che predilige le quaglie al gratin e il ragù di manzo con cipolle e il visdomino di Parmiers (Le cabinet des Antiques), il quale dimostra che una cena, per avere successo, non deve riunire più di 6 commensali. Inoltre, Balzac si divulgava spesso, nei suoi romanzi, a descrivere le tavole più celebri di Parigi degli anni intorno al 1830, di cui cita, all’occorrenza, le specialità: le costolette alla Soubise del Café de Paris, il merluzzo all’aglio dei frères Provencaux, le carni alla griglia del Café anglais.
D’altra parte, Balzac pubblicò a sue spese una raccolta di testi culinari (II gastronomo francese o L’arte di vivere bene, 1828), di cui scrisse la prefazione senza firmarla. E pubblicò una Fisiologia gastronomica nel 1830, oltre ad uno studio sugli eccitan­ti moderni (1835) e a un saggio sullo stesso argomento, apparso in appendice a una riedizione (1839) della Fisiologia del Gusto di Brillat-Savarin.

(notizie tratte da pinoazz.wordpress.com)

venerdì 4 maggio 2012

Maiali e mucche


Il maiale che cantava alla luna -  La vita emotiva degli animali da fattoria 
di Jeffry Moussaieff Masson, ed. Il saggiatore


Beviamo il loro latte, ci vestiamo con la loro pelle e il loro pelo, mangiamo la loro carne, eppure animali come pecore, mucche e maiali raramente sono considerati esseri viventi capaci di provare emozioni e dolore. Jeffrey Moussaieff Masson attinge alla storia, alla letteratura, agli studi scientifici e agli incontri con allevatori e animalisti per dare voce a queste creature e illustrarne la straordinaria e complessa vita emotiva. Gli animali da fattoria sono individui con una personalità unica e ben definita in grado di provare sentimenti complessi come la nostalgia o l'amicizia verso specie diverse. È per questo che dovremmo smettere di considerarli come oggetti a nostro uso e consumo, nati per essere macellati, tosati, scuoiati, spiumati o
munti. (da Ibs.it)

Il maiale che cantava alla luna. La vita emotiva degli animali da fattoria

Altro libro da non sottovalutare e':
La mucca viola - Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone -
di Seth Godin - Ed. Sperling & Kupfer
Si tratta di un libro culto del Marketing moderno. Seth Godin è un vero genio ed in modo informale ti spiegherà cosa davvero oggi funziona e cosa devi fare per trosfarmare la tua azienda ed i tuoi prodotti in straordinarie mucche viola. In pratica se si vedi una mucca la si guarda distrattamente, ma se la mucca e' viola si fa notare e la noti.

Buona lettura!




giovedì 3 maggio 2012

E sono mille!!

      


E' con grande soddisfazione che in data odierna iI mio blog, nato da pochi mesi,
ha raggiunto le 1000 visualizzazioni di pagina!!


Mi fa veramente piacere e mai avrei immaginato di arrivare a tanto pur non
avendo inserito nessuna pubblicita' o non averlo mai troppo sponsorizzato. Devo
dire che, se non altro, questo blog e' differente dagli altri che parlano solo di
cucina e ricette. Ci sono tante immagini animate, curiosita', libri di cucina un
po' speciali e tanto altro..Be' se non mi faccio un  po' di pubblicita' io da
sola..:-)))

E allora..Un brindisi e arrivederci al prossimo post!!